Poesia

Overdose

7 dicembre 2020

Una puntura,
intramuscolare,
di cinema,
in versione,
casalinga,
intervallata,
da denti,
in bella mostra
per più,
di
un
abozzo
sorridente,
regola,
commerciale,
del
c'era una volta,
vissero
tutti
felici
e
contenti.

Una
compagnia
sempre
gradita,
anche
se
non
sempre,
il
racconto,
è
buono
di
consistenza,
e
nella
narrazione,
in
Overdose,
solo,
da
quando
hai
perso
interesse,
per
i tuoi
hobby
preferiti.

Non
cogli,
più,
il
dipanarsi
dei
personaggi,
viventi,
nei
confini,
del
proprio
destino,
tracciato,
da
una
trama,
scritta,
per
intrattenere,
anestetizzare
il
dolore.

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