Poesia

Due, tre, cinque minuti

30 ottobre 209

La malattia di mia madre,
e la solitudine
mi stanno annientando,
lentamente
e come un puzzle folle
perdo inesorabilmente
i pezzi.

Quando sono al culmine
della depressione,
quando sono al culmine
del dolore,
desidero sprofondare
nelle lenzuola della notte,
per addormentarmi
e non svegliarmi più.

Ma poi mi sveglio.
È mattina,
tutto è come prima,
monotonia e solitudine
dolore e pazzia,
malinconia e oppressione.

Poi come per incanto
appari tu
come un angelo
sceso sulla terra
per soli due, tre,
cinque minuti appari tu.

Come per incanto,
appari tu angelo
sceso sulla terra,
bella, simpatica,
dolce, cara
il tuo sorriso,
come luce danza,
nella mia anima  oscura…

Non riesco a contenere
le emozioni
sono un fiume in piena
che straripa
in ogni fibra,
del  mio essere mi agita.

Mi agita la carne,
mi agita le ossa,
perché quel sorriso
è luce per i miei occhi.

Raggi di sole,
fonte vitale da custodire 
come gemme preziose
per quando
è tempo di magra
e sentirò la mancanza
di quella calda carezza,
che come luce
danza nella mia anima
oscura.

Aspetterò con ansia,
il giorno in cui
per soli due, tre,
cinque minuti appari tu
come un angelo sceso
sulla terra,
Il tuo sorriso danza
come luce,
nella mia anima oscura.

Il tuo sorriso, il tuo sorriso
mi mancherà,
la prossima settimana,
mi mancherà, come
ossigeno per respirare
mi mancherà, come
un appiglio cui
aggrapparmi
e sfuggire a questa
vita dura
e sfuggire a questa
vita dolorosa.

Non so cosa sta
succedendo,
non so cosa mi stia
succedendo,
so solo che tu per me
sei importante.

Il tuo bel viso dolce,
il tuo essere come sei
mi riempiono di gioia,
mi fanno sentire bene
mi fanno dimenticare
i dispiaceri,
mi danno un po’ di pace,
per un breve periodo.

Poi si torna alla realtà
spigolosa
ma che buon tempo speso,
quei due, tre, cinque minuti
non li scambierei per nulla
al mondo,
sono vita a cui non posso
rinunciare
sono una fresca brezza,
che da conforto
dal caldo opprimente
di una malattia.

Una malattia,
che lacera e distrugge,
e non ti lascia speranza.

Tu sei la bellezza,
che si staglia sulle brutture
si staglia sull’angoscia,
e dona poesia
dove non c’è poesia,
ma solo sofferenza e paura.

Tutte le persone intorno,
in quel momento non
contano, non esistono,
contano solo due cenni,
due sguardi, due occhi,
due sorrisi che si
incontrano,
si studiano, e si
incontrano.

Un incontro segreto,
un incontro misterioso
che nessuno può ostacolare, 
che nessuno può decifrare.

Un saluto delicato,
intimo e silenzioso,
non servano parole,
le parole sono superflue,
conta solo quell’incontro,
l’incontro di due anime
che elevano l’essere umano
a qualcosa di grandioso.

Come la bellezza dell’alba,
come la bellezza del tramonto,
elevano l’essere umano,
a qualcosa di grandioso.

About gandal72

Leave a Reply