Poesia

diacronia di papato

Temporal seduzione un tempo vi fu ragnatela
al popolino riguardo serbar qual gregge che bela
palestra pontificio soglio faceste d’olezzante mollezza
del cristian messaggio ungendo la bellezza.
Gravidi foste di nepotismo irrefrenabil e selvaggio
almen qualcun di voi fu che diede all’arte lignaggio
ma quanto il mondan bramar vostro ebbe prostrato
la dignità fraterna e anco suprema del papato?
Chi ebbe tra papi scintillanti abitazion chi persin figli
chi nondimen non anime curò bensì trattati
perch’il papalin territorio conoscesse espansione
sol per vezzo e in total dispregio della religione.
Secoli vi fuor cupi urlanti d’ odiosa divisione
un sovran in Roma e un a lui contrario in Avignone
sanza ritegno alcun per anni procedeste avanti
spada e scomuniche infliggendo per sol capriccio vostro
a innocenti, a voi sgraditi e protestanti.
Ma or par sia il pontificio orgoglio rinato
e la ove valse l’opulenza val ora l’evangelico dettato.
Certo non dicesi la corruzione oggi ancor tutta dissipata
in quella madre Chiesa che è in vaticane mura germogliata
ma a troneggiar abbia di Cristo la soave dottrina
pel verbo della soave creatura che provenne d’Argentina.

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