Poesia

di diacronici facili compiacimenti

Di diacronici, facili compiacimenti
il tormentoso alveo svelasi
ove granelli d’evanescente coraggio
sgretolandosi vanno
da anime ancor barbare umiliati.
d’inarginabile estinzione ebbro
si scorge il primitivo slancio,
rattrappite per sempre giaccion
le mani in cui un tempo
la purezza incandescente respirava
dell’affermar e dell’osare.
sbatte furente la frusta
dell’osannante,
accecante conformismo
abbattesi ogne accadimento traditore
sull’impolverato orologio dell’imponderato.
gemon rigurgiti di libertà
a guisa di chicchi di grandine prostrati
che più graffiar non sanno
l’incustodita pelle della terra.
e or che del lezzo di profane virtù
baloccasi ‘l mondo orrendamente madido
timide dita demiurghe s’inventano
di fruscii di laiche orazioni
chè la prisca fierezza abbia
a disegnarsi fresco risorgimento.

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