Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 72

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

Quelle immagini si dissolsero lentamente in una densa nebbia diventando sempre
più eteree fino a scomparire del tutto in uno scintillante bianco che pareva una
tela pronta a ricevere colore e vita…A quel punto accadde la cosa inversa,in quel
candido bianco etereo si delineavano lentamente forme che perdevano progressivamente l'etereo splendor del sogno per diventare immagini di vita,
visioni bellissime che ricordavano istanti indimenticabili della mia giovinezza…Mi
rividi insieme al nonno Marino sul barroccio trainato da un ciuchino dagli occhi
vispi e intelligenti,andavamo a cercare stracci stracci carta ferro e tutti i metalli
in lega leggera.Quello era davvero un bel ricordo,ricordi d'infanzia che restano
indelebili nella mente per via delle emozioni intense che si sono scolpite nella mente,
e quegli attimi non si possono dimenticare,scritti con inchiostro indelebile nel cuore,
nelle sensazioni che hanno fatto suonare le campane a festa come per annunciare
l'arrivo di un bel sole che si è fatto largo fra neri nembi rendendo il cielo sempre più
azzurro…Il nonno Marino mi voleva molto bene e mi faceva passare delle ore
bellissime in sua compagnia facendomi anche guidare il carro di legno,mi permetteva
di tenere le briglie del ciuchino che poi tanto ino non lo era,era un animale non dico imponente ma abbastanza grande rispetto alla media dei ciuchi che vedevo lungo
le strade,ancora in maggior parte da asfaltare…E questo per un piccolo uomo,almeno
per quei tempi…Allora non c'erano i computer,i telefonini,le televisioni e le altre
tecnologie che esistono al giorno d'oggi,che rubano un po' d'identità ai giovani
facendogli perdere il senso del valore delle cose,della bellezza interiore delle
persone sempre più nascosta e labile,facendogli perdere il rispetto per se stessi
e gli altri in una società dove vivere diventa sempre più complicato…In quel tempo
abbastanza remoto credo fosse uno dei massimi divertimenti ai quali un bambino piccolo come me poteva ambire.
Quando tornavamo a casa vuoti o con poca mercanzia accumulata ed eravamo nelle
immediate vicinanze della nostra abitazione,circa trecento metri in linea d'aria,il nonno
staccava l'animale dalle stanghe del barroccio e lui,trotterellando felice e libero dal peso che lo opprimeva,tornava tranquillamente da solo nella sua stalla,essendo stato abituato,era per lui come un premio e ricambiava il suo amore con atteggiamenti
evidenti che non lasciavano dubbi.
Volle il caso che un giorno per via Guado dei Sarti venisse su mia madre con le brocche di rame ancora vuote…Stava andando a prendere l'acqua alla fonte
posta sul crocevia di via Brana che confina con via Guado dei Sarti,appunto,
e con via Bassa di San Sebastiano,era una di quelle pompe a mano di ghisa
che si usavano una volta…Quando la mamma vide il ciuco da solo che si dirigeva
arzillo verso di lei si mise a urlare a squarciagola imitata da l'animale che
ragliava a più non posso,lasciò cadere le brocce a terra e si mise a correre
a l'impazzata verso casa…Quando il ciuchino vide mia madre correre e sbraitare
chissà cosa gli passò per la testa,si mise a correrle dietro scalciando e continuando
a ragliare,ma non per farle del male,ma piuttosto perchè infastidito da quella scena
insolita…Quando la mamma s'accorse che la bestia la stava inseguendo,apriti cielo!…Allora si che urlava,e più gridava e più l'animale ragliava,fu presa da un timor
panico inarrestabile e non svenne solo perchè non ne aveva il tempo.

OGNI RIFERIMENTO A COSE FATTI E PERSONE è PURAMENTE CASUALE

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