Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 62

E allora via ai festeggiamenti,al dovere avremmo pensato a tempo debito…Quelle
cantate sincere e pure come il cuore di un infante liberavano il nostro io,imprigionato
per tanti anni dietro a sbarre d'acciaio durissimo e reso ancora più duro dal cuore impietoso di uomini malvagi.
Una luce radiante si alzava nel cielo insieme alle nostre note disarmoniche ma elargite
col cuore,fluttuanti nel cielo come dolci melodie di cetre…La nostra auto sembrava
un generatore di felicità.L'energia emanata pareva voler far sbocciare dietro al suo
passaggio meravigliosi fiori profumati e colorati come arcobaleni,pareva voler richiamare stormi di uccellini a rallegrare col loro cinguettio amoroso la natura
circostante e sfumare nella felicità quel velo di tristezza presente negli animi,l'aureola
prima presente dei cuori infreddoliti dal delirio del desiderio lontano miglia e miglia
dal barlume di luce della speranza.Se la giornata di ieri era stata per la luce dei nostri
sogni,indimenticabile,quella di oggi era la conferma che tutto quello che potevamo
toccare non era un miraggio che si presenta nel deserto bello e affascinante come
una cascata d'acqua di sorgente,ma labile come un orizzonte che si allontana al pari
dei nostri passi dai nostri occhi e dalle nostre mani,ma la pura realtà che certifica
la beltà di un attimo nel quale la fortuna ha voluto premiare il nostro pur alto impegno
per raggiungere l'eternità…Terminata la canzone ce ne fu un'altra e un'altra ancora con
dedica…Da un cuore innamorato a un altro cuore innamorato per una vita sempre insieme nella gioia e nel dolore per un matrimonio figurato che s'aveva da fare…La festa era appena cominciata ed era destinata a durare forse per tutta la nostra vita…
Un sorso di vita che riempie il calice del nostro desiderio realizzato nell'infinito,oltre ed oltre ancora i Pilastri della Creazione che sfornano nuove stelle a ripetizione.
Stavamo appunto cantando la festa è appena incominciata di Sergio Endrigo,e mentre quella bella melodia scorreva nell'aria,io e Mauro sognavamo a occhi aperti ritornando
con la mente agli attimi passati della nostra vita ma sempre presenti nel nostro cuore
come qualcosa di indelebile che non si può cancellare,che genera emozioni anche
nelle negatività,pur sempre parte del nostro essere uomini.Finita la canzone mio cognato mi rivolse ancora la parola per parlarmi di una notizia di attualità che lo aveva
colpito profondamente nel suo animo sensibile. " Marco,scusami se rompo un po'
l'atmosfera di sogno che si è creata intorno al nostro universo…Gradirei il tuo parere
su una notizia di cronaca apparsa sui giornali l'altro ieri…Ma forse la conosci già.
Si tratta dell'articolo su l'uomo che per anni ha violentato la propria figlia in una storia
di miseria,d'ignoranza e di prepotenze continue. " Annuii scuotendo il capo in modo
di disapprovazione. " L'ho letta anch'io Mauro,e ti dico la verità,da una parte mi vergogno di appartenere al genere umano,oltraggiamo continuamente la dignità
di altri esseri mentre parliamo nel contempo di pace amore e giustizia. "

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

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