Diario

Dante e la teologia della dolcezza

L'idea di "dolcezza" in Dante assume un ruolo centrale, sia dal punto di vista estetico-letterario sia dal punto di vista teologico. In prima istanza, la dolcezza appartiene alla sfera della poesia amorosa – si ricordi la celeberrima formula del "dolce" stil novo – e quindi alla grazia, alla leggiadria del parlar d'amore in toni aulici e curiali. Ma da un punto di vista propriamente teologico, la dolcezza rimanda alla letizia di cui fruiscono i beati in paradiso: vedere il volto di Dio costituisce il compimento della promessa escatologica e il culmine della dolcezza. Torna, ancora una volta, il nesso strutturale tra poesia e teologia che attraversa da un capo all'altro l'intera opera dantesca.

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