Diario

contemplazione e agàpe

La contemplazione in Plotino è l’atto mediante il quale ogni intelletto si instaura nella gerarchia del cosmo, attingendo la luce dagli esseri che lo precedono, e irradiandone i riflessi negli esseri che lo seguono. La contemplazione, pertanto, non ha nulla di passivo, è un atto, o meglio: presuppone la partecipazione attiva del contemplante rispetto al contemplato. Questa è l'eredità che il neoplatonismo trasmette alla mistica speculativa occidentale, Da Agostino di Ippona fino Bonaventura da Bagnoregio. Contemplare significa accogliere il dono della verità e restituirlo come dono a nostra volta. Esiste un legame inscindibile, allora, tra contemplazione e agàpe.

Leave a Reply