Faticose lacrime
bagnan quiete
il mio giardino dei fiori impossibili
Gocce ammattite di rugiada
nate soavi
a ricordare vizzi* e tormenti
a petali di vita
generosi nell'altrui germoglio
al fervor d'intrecciar passioni
nella trasgressione voluta
di donar essenze d'acri fragranze
mostrare al mondo siffatta natura
e ritrovarmi "Nessuno"
nella parte oscura del mio fiorire
*da avvizzire
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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