Poesia

Gli sciacalli si nutrono dell'altrui dolore

Gli sciacalli si nutrono dell'altrui dolore

Da un po' di tempo
riesco a parlare a me stesso
e quando lo faccio
mi sembra di sentirmi un estraneo
Scivola via il susseguirsi dei giorni
nel susseguirsi dei giorni che scivolano via
mentre partecipo allo spettacolo
che mette in scena il vivere
Continua così la vita
nelle sorprese delle monotonie d'ogni dì
sempre intrise degli stessi toni nitidi
della rabbia conseguente a se stessa
e alle sue certe certezze
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
poeta di Cefalù Destrierodoc
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