Diario

il cantiere del Timeo

Nel cantiere del "Timeo", il dialogo in cui Platone elabora la sua cosmogonia mitica, c'è un grande artigiano che sovrintende la messa in opera dell'universo e una serie di maestranze inferiori, preposte al coronamento dell'opera. Il grande artigiano-architetto è il Demiurgo, che tuttavia non ha il potere di creare dal nulla, bensì soltanto il desiderio di portare ordine e bellezza in quella poltiglia che è la "chora" primordiale, la regione indistinta della materia. A lui spetta la messa in opera del disegno globale, ma altrettanta importanza hanno gli déi inferiori, da lui stesso plasmati, ciascuno dei quali è preposto ad allestire altrettanti piani dell'essere. Ecco la bellezza del politeismo: molteplici dèi, molteplici principi, per molteplici effetti e piani dell'essere. Un solo cantiere, ma una polifonia di stili diversi e di diverse ispirazioni.

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