Poesia

Squilibrio e follia

Montagne, vette, rupi scoscese.
Colline, burroni, crepacci,
deserti di follia.
Canyon, rocce, paesaggi lunari,
erosione.
Un rombo di tuono,
e nulla più.
Un uomo nella folla;
Sagome, volti, espressioni,
corpi, persone, gente comune.
Un'attimo,
luce, buio, isolamento,
è poi più nulla.
Bagliori di una città trapassata.
Fiumi di macchine infuocate
nella notte;
come serpenti dagli occhi scintillanti
sfrecciano.
Suoni, parole, musica,
un grido disperato,
di nuovo uomini, passanti
vanno come automi,
senza volontà.
Casa, lavoro, casa.
Lavoro, lavoro,
senza fine.
Meccanismo, gioco, video, computer,
Intelligenza artificiale.
Un gesto ripetitivo,
all'infinito, estremo.
Vie, strade, autostrade,
piazze, palazzi, grattacieli,
Come torri di Babele.
Su, più su verso il nulla,
immagini di una scatola senza vita,
comandata.
Colori, figure, trame, intrecci,
geometriche idee, ombre.
Buio, pace, silenzio.
Un'esplosione,
morte, feriti, vittime del sistema.
Pioggia di meteoriti,
sguardi di curiosi,
sangue, passioni,
Indifferenza.
Fumo, fiamme,
una nave scintillante si alza,
sfreccia verso lo spazio,
esplosione!
nube di morte,
vulcano di calore,
inferno di rottami.
Le fiamme della presunzione umana.
Un fungo gigantesco, enorme, radioattivo,
vampata di calore, disgregazione.
Il tramonto della vita.

Pannitteri Alfredo

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