Diario

disperazione leopardiana

"Mi diedi tutto alla gioia barbara e fremebonda della disperazione", scrive Leopardi in un incandescente appunto dello Zibaldone risalente ai primi del 1820. Al contrario del luterano Kierkegaard, la disperazione per il filosofo di Recanati non è la "malattia mortale" appesa all'ansia di redenzione, è oggetto di una gioia barbara. Forse, la condizione interiore che permette di attingere alla smisurate lande dell'infinito evocato nell'omonimo idillio.

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