(Cefalù il 26 di agosto 2019,giorno prima dell'intervento di mastectomia totale per un carcinoma duttale infiltrante…scritta in un misto d'emozioni di paure e di speranze)
Il corpo cotto dagli anni
e gli occhi sgranati
che lottano ancora
contro un pianto sommesso
nel contegno colmo di dignitá
Questo sono io
riflesso nel mio sguardo
fermo immobile a contare
le rughe della mia ombra
illuminate inquiete
dal lampeggiar del buio
E nel volteggiar
dei pensieri in quel "nulla"
a cercar desiderio di riposo
resto reliquia di mendicanza
in orizzonti oscuri e oscurati
venuta al mondo nel mio dì natale
e lasciata nell'oblío
a fermentare al chiaror di notti eterne
il cui vibrar
dona fremiti all'anima confusa
.
Cesare Moceo poeta di Cefalú
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