Seppellito con le mie riflessioni
nella tua sempre viva femminilità
trasloco il mio quotidiano
nell'essenza del mio scrivere
assieme al piacere di sopportare
qualsiasi smarrimento
Mancanze che s'impadroniscono
di vuoti che non hanno futuro
e che scorrono dolci sul tuo corpo
fino a quando le mie carezze
non le abbiano bevute
E mi sembra rileggendomi
d'esser seduto di fronte a uno specchio
dove l'uomo che mi sta davanti
sorpreso dal mio turgore
mi guarda perplesso
e veda il mio sorriso
felice nei lineamenti del viso
dove mi corre sotto pelle
il fuoco sottile della seduzione
mentre gli occhi svelano al mondo
la mia lussuria più sfrenata
.
Cesare Moceo Ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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Poesia