Diario

Omero non è mai esistito

Commentando la "Scienza Nuova" James Hillman discute la tesi di Vico secondo cui la mente umana, nel suo strato primordiale, è abitata da "universali fantastici", ovvero immagini archetipiche come quelle che ricorrono nella mitologia. Hillman sostiene che si tratti di archetipi nel senso jungiano del termine, proiezioni dell'inconscio collettivo che nulla hanno a che fare con presunte "invenzioni" dei poeti. In questo senso, Omero non è mai esistito. "Omero" non è altro che il nome dell'inconscio collettivo inteso come modalità ancestrale di percezione del mondo che precede l'avvento della "ratio" calcolante e discorsiva. Corollario: la facoltà di conoscere il mondo attraverso strutture universali non è appannaggio della razionalità discorsiva, esiste una conoscenza universale che può essere formulata dal punto di vista della fantasia, dell'immaginazione, di quella capacità affabulatoria afferente al processo primario.

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