Riflettere
senza capire su cosa
trovarsi nudo nella mente
sperduto
senza ricordare
dove son rimasti i pensieri
E non parlare
non dir nulla
dei dolori che assalgono
rimanendo
con gli occhi languidi di rimpianto
accorgendosi di amarlo quel rimpianto
E rattristarsi e rallegrarsi
e sentirsi stordito
dall'abbraccio della vita
Scrivo versi
che siano cibo per tutti
saporiti e a volte piccanti
a testimoniare gli attimi di follia
che invadono di meraviglia
certi momenti del vivere
che m'impongono
in mano una biro
e alla mente
d'abbandonarsi a parole e emozioni
E in questo fare
andar in favor di quel vento
che fa poeti
ma dentro cui si resta uomini
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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