Diario

l'anima del mondo

Per i neoplatonici, a partire da Plotino, il cosmo è un essere vivente grazie all'anima che ne permea l'intera mole. L'anima del mondo conserva l'universo nel proprio essere e gli imprime il movimento circolare. La perfezione geometrica dell'universo sensibile diventa così il simbolo della perfezione invisibile con cui l'anima pensa, in un moto psichico che ritorna eternamente su sé stesso e che attinge gli archetipi primordiali collocati nell'Intelletto cosmico. La scala degli esseri universali è una scala ascendente dove ogni grado inferiore è simbolo del grado superiore: il moto circolare dell'universo sensibile rinvia al moto circolare dell'anima, nell'universo psichico, e questo, a sua volta, rimanda al "movimento immobile" dell'Intelletto che pensa gli intelligibili con un solo colpo d'occhio intuitivo.

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