Poesia

a Selene

i margini del cielo si sfaldano
in un chiarore di luna vermiglia,
stanotte.
la figlia di Iperione sorveglia
le quinte del cosmo,
indugia perversa sulle cuspidi,
irrompe nelle trappe dei reclusi,
scrutando le prede,
imboscata dietro un sinistro brusio di nuvole.

il tempo sta collassando.

Antares beccheggia
ai margini della galassia,
e il tuo sguardo affonda
nell’ebbra vischiosità
di un oppiaceo.

Leave a Reply