Sembran giorni questi
da resa dei conti
in cui ognuno sente d'assomigliare
più al vuoto che lo circonda
che a se stesso
quasi fosse partecipe
di un gioco figlio delle menzogne
Soffro più che gioirne
di questi errori
che il destino impone
nella velocità del mio pensare
senza riflessioni
nel mio combattere
ancora e sempre da solo
le guerre della mia interiorità
per depurarmi delle zavorre
dei tormenti e delle afflizioni
facendomi vivere giorni
che non conoscevo