Poesia

Virus

VIRUS
Non se ne sapeva nulla
ma già lui giocava a nascondino
tra le contrade dell’estremo oriente
facendo sua la primaria morte.
Rotto il silenzio,
i pensieri viaggiavano su altri lati
e quando ancora si pensava
che essendo noi lontani
il tutto si sarebbe sciolto
nel suo alveo locale
lui ha preso le nostre ali.
In un silenzio profondo
volando incontrastato
nel dominio di spazi immensi
è nell’arranco giornaliero
che le sue lunghe braccia
han fatto sì che sia più la paura
che la morte… a far morire.
Zona rossa, zona gialla
direttive di stare chiusi in casa
l’igiene come mai pensato
niente mano ma salutare da lontano
alla fine tutto si fa pur di non fare 90.
Quarantena in ospedali o sotto tendoni
con pochi letti mangiati per far affari
medici che pur di di salvare vite
assistono pazienti senza tregua
a loro dovrebbe andare
ogni elogio mondiale
per l’esperienza e la bravura
che dimostrano di mettere in campo.
Preghiere per chi ha fede
ci possono ben stare
con o senza mascherina
è l’invisibilità sua ad attaccare
ma Il virus lo si può combattere
avendo l’intelligenza di non cedere
e di non farsi soffocare dall’ipocondria.

© Nilodan L. G. P.
Marzo 2020

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