Poesia

Sanremo 1988.

Quando Massimo Ranieri nel 1988,cantava "perdere l'amore" io non pensavo minimamente che stavo per perdere gli anni piu'intensi della mia vita (almeno penso che sia il pensiero in cui ogni sposa spera, nella buona e nella cattiva sorte). Amavo ballare, cantare, ascoltare musica. Ero ancora poco piu'di una ragazzina, quando "un essere", mi spezzo le ali, e mi canstrinse con la sua arroganza da "super uomo", a buttare via le mie bambole, i miei ricordi, che mi ero portata da casa di mia mamma. Un sipario calo'davanti ai miei occhi, tanto da vedere solo il buio. Ho vissuto in una casa, che pensavo fosse mia, ma, dove si sarebbe annidato solo tanto dolore. Giorno 08 /12 /2008, non pensavo in assoluto che guardando il viso di mio padre senza la luce dei suoi occhi, io avrei nuovamente ricominciato a vedere, dopo tanto buio. Passarono un po'di anni, tra scelte (giuste o sbagliate) lavoro, paure, ma con tanta volonta'di ritrovare me stessa, persa dietro quel sipario. Oggi, e siamo nel 2020, Marco Masini, canta "il confronto". E attraverso lui che scappa, rincorso da quella macchina, che cade, si rialza, si sbuccia le ginocchia, con la paura di essere travolto…. ecco…. che… vedo me in quel video, attraverso le parole della sua canzone … la macchina si ferma, riprendo fiato… e mi tranquillizzo…. scendo io dalla macchina… e finalmente faccio pace con me stessa…. e un po' mi odio, un po' mi amo….. ma non mi importa…. sono io…. e basta….. ( sei una forza della natura, grazie Masini)….

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