Poesia

Inconsulta malvagità

Ridere a crepapelle
come fosse pianto dirotto

sorrisi e lacrime di vita fallita

riversate nella tristezza di giorni
defunti al risveglio delle ansie

nel compiersi del destino
in mattini di crisantemi

in domande che non hanno risposte

E accontentarsi senza pretese
decidendo di tenersi tutto dentro

nell'imbrunire del crepuscolo
per affetto verso te stesso

quella stessa voluttà
che unita a morbose curiosità

diventa negli altri

l'alibi senza compenso
di un parlare malvagio e inconsulto
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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