Poesia

Il profumo della dignità perduta

Giro con lo sguardo

nel mio essere assorto

andando a spasso
tra gli orticelli delle altrui serenità

nell'immediatezza delle emozioni
che si stagliano alla mia vista

e con le disgrazie dentro ogni miseria
pronte a riflettere in specchi perversi

i demoni che s'ingegnano ogni giorno
nelle sembianze degli uomini

a respirare i soffi inebrianti
delle malvagità volute

passando dal piacere al terrore

E m'accorgo di prospettive di cuori
tappezzati da volontà mal rasate

i cui margini del poter fare

palesano rozzi tentativi di vita
nell'incapacità con la quale

ognuno di loro

mostra il suo voler desistere

dal disperato sforzo
di perpetuare la speranza

nei duri terreni del vivere
in mezzo a germogli di presunte libertà

E così là

nell'affiorare interiore
di passioni senza ebbrezze

nell'aridità affollata di giardini incolti

si coltivano cavoli amari
e broccoli d'anime senza valore

Cesare Moceo poeta di Cefalù
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