E sono qua acerbo d'interiorità
a spiegare al mio fare
che non ho mai sognato
di scappare da me stesso
anche se però i più coraggiosi
molte volte lo fanno
lasciando di sè
la più falsa impressione al mondo
In questi stupidi pensieri
frammenti di vita
vividi eppur evanescenti
balbettio idiota della mente
in questo giorno di festa
a esaltare le mie noie abitudinarie
chiedo scusa alla mia anima
avvolta in fitte cortine di nebbia
imbronciata per non esser mai compresa
nella sua ancora verde giovinezza
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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