Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 137

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

Una giornata pessima,molto piovosa.I rapitori non si erano ancora fatti vivi
e l'apprensione era salita in tutti,altissima,l'aria era elettrica e sarebbe bastata
anche una piccola scintilla a far scoppiare un putiferio tale che una bomba
atomica avrebbe fatto molto meno fracasso e danno.
Dopo aver ricevuto il nullaosta per spostarci e avvertito il signor Fabio Grandi,
partimmo nuovamente alla volta di Parma.

Ore 14,10 del 10 ottobre 1.995.
Giungemmo dal segretario di Poussin stanchissimi,era destino che non riuscissimo
a riposarci neanche un attimo.Fuori pioveva a dirotto,sembrava si fosse scatenato il diluvio universale e che il tempo volesse partecipare al nostro dolore esternando la
propria rabbia e commozione.
Non sapevamo come fare per uscire dall'auto,ma alla fine,visto che il temporale
non accennava a placarsi,fummo costretti ad affrontare l'ira del diluvio universale…
Con una corsa da centometristi ci apprestammo a raggiungere il cancello della
villetta,per fortuna riparato da un tettino a capanna.Quando il signor Grandi venne
ad aprirci eravamo ormai fradici come pesci,ci fece entrare subito in casa
scusandosi,non si era proprio accorto del nostro arrivo,ci offrì subito ospitalità
mettendo a nostra disposizione i suoi bagni in modo che potessimo fare una bella
doccia calda tonificante e rilassante…Più tardi discutemmo del rapimento e di come
avremmo potuto muoverci senza essere d'ingombro per le forze dell'ordine e non
arrecare pericolo al rapito.

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

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