Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 76

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE O FATTI è PURAMENTE CASUALE

Non mi stancherò mai di dire che quelli erano tempi bellissimi dove i sogni
si realizzavano magicamente,bastava solo crederci veramente e avere buona
volontà per volare fra fate e maghi,elfi e folletti,principi e principesse,non esisteva
la burocrazia maniacale del tempo d'oggi e la difficoltà di attingere a finanziamenti…
Le emozioni venivano assecondate permettendo alle rondini di raggiungere la
primavera…Quelli erano tempi unici che purtroppo non torneranno,se non altro perchè ero ricchissimo,ma non di soldi,avevo la giovinezza e l'entusiasmo che ora,purtroppo
non ho più anche se sono appena nel cammin di nostra vita…Purtroppo il tempo
che ci siamo costruiti per riconoscere i giorni e non perderci fra le pieghe dell'infinito,
passa irrimediabilmente,cancella e sfuma ogni rimembranza per poi riportarle in vita
per delle forti emozioni che fanno tornare certi ricordi,quelli che hanno segnato
l'esistenza nel bene e nel male,nella gioia e nella sofferenza…Mi ricordo delle belle notti estive,quando durante la notte dormivo,ancora bambino,nello stesso letto
del nonno Pietro e della nonna Cesarina…Stavo nel mezzo e mi sentivo felice come
non lo ero mai stato,sentivo intorno calore e amore,probabilmente quegli stessi che non sentivo da parte del babbo e della mamma…Mi sentivo sicuro,protetto,nonostante
la finestra fosse perennemente aperta.La natura poteva entrare in camera indisturbata
ed era la benvenuta…A farci compagnia c'era una di quelle sveglione mastodontiche
che battevano i loro rintocchi,il loro tic tac come batacchi di campana.In tutta sincerità a ,me quel rumore non dava noia.anzi mi rilassava conciliandomi il sonno,e insieme
al gracidare delle rane,al frinire dei grilli e al rumore del treno che ogni tanto ostentava
il suo ciuf ciuf,accompagnava i miei sogni dolcemente nel mondo della fantasia
dei piccoli uomini a volte popolata anche da orchi malvagi che mangiano i bambini,
ma sempre sconfitti da eroi che rimangono immortali nell'eternità.A quel tempo il mio
mondo onirico volava nei cieli dell'infinito come la stella del mattino.
Il nonno Pietro e la nonna Cesarina erano molto comprensivi e cari…Del nonno Pietro
mi sono rimaste impresse in modo indelebile della memoria due frasi Stacca lo staffil pendolo poscia darotti l'obolo e l'altra che suonava così…acqua in corpo male fecit e vino in corpo ramea domine. "

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

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