Poesia

Parola di re 34

Parola di re!…
Io re Horus devo la mia sapienza
e la mia saggezza ai Neteru che governavano
l'Egitto del Primo Tempo,
che tramandata dai seguaci di Horus,
gli Shemsu Or,è giunta a me
nella radiosità di Thot
che mi ha istruito scrupolosamente
con pazienza e lungimiranza,
non facendomi pesare il lungo apprendimento.

Parola di re!…
Gli Shemsu Hor hanno fatto da ponte
attraverso le varie epoche
a una mole straordinaria di conoscenze
in modo che nulla della nostra grandiosa civiltà
andasse perduto,ogni rimembranza è giunta a me
calda come nell'ora del Primo Giorno
in cui tutto ha preso forma e colore
inondando le emozioni di afflati di meraviglioso.

Hor Em Akhet conserva gli antichi fasti
nascosti sotto la sabbia cocente,
protetti da grandissimi blocchi di granito
che formano camere stagne e areate
dove tutto si conserva come nei ghiacci eterni.
L'antica confraternita religiosa,gli Shemsu Hor
divini saggi seguaci del grande Thot Ermes
e di Horus mi hanno donato la genialità
di millenni di esperienze in cui tutto si è svelato
come l'aurora che rischiara la notte
e precede l'alba della vita.

Parola di re!…
A Hor Em Akhet,più precisamente a On,
Innu-Heliopolis il sommo sacerdote e capo degli astronomi,
uomo scrupoloso e intelligente
ha seguito il percorso delle stelle per tutta la sua vita
e altri Horus dopo di lui ancora
per fertilizzare il sorso di vita che dona conoscenza
e saggezza infinite,per far si che le emozioni
non cadano in infimi antri dove non penetra la luce
e l'indifferenza si somma a l'insensibilità…
La freddezza di un giorno
che può essere il primo giorno dell'avanzata del nulla
che tutto nasconde nel suo grande stomaco nero.

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