Poesia

Omaggio a Giacomo Leopardi ( Cadon le secche foglie )

Cadon le secche foglie
e nasce im me poesia.
Cadon le secche foglie,
e alber'ignudi ostentan imbarazzo,
privi delle verdi chiome.
Il gelo morde.

Inerme giungea
voce stridula di tramontana,
mi pigliò per mano
lungo la strada impervia.

Nelle chiacchiere quiete
di ciel aprico,pungente
l'aria stridea,vinta
dal combattivo vento.

Io chiedea stranito:
donde 'l cammin s'impervia,
o natura,perpetuo canto
ostenta la fredda morte
d'una campagna brulla
ov'un tempo non lontano
una rondine baciommi 'n fronte.
O dolce natura,
quando beltà splendea
gl'occhi di tua virtude
superba,bagliori d'or
riscaldavan la mi' pelle,
e d'intorno allor,magia,
l'opra di Dio giacea
lieta al risonar di campan'a festa.

Quando quel dì venne,
ispirazion di musa
baciommi d'amor profondo,
e opra pia a profana mente
s'adopra al servigio de' versi.

Allor,di tant'ardore
presi l'avvento.Scrigni
di pianto custodiron tesor
dopo distratt'oblio,e
abbagliati color sfumarono 'l mondo.

Rimembrar facea contento
'l guardo mio,mentre
'l pensier sospirava d'amor
p'aver trovata femminil compagna
tant'adorata come poesia.

Freddo duel dì aprico,ma
caldo d'un sogno gentil
ch'opra amor leggiadro 'n me,
d'allor nel pensier guarito.

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