Poesia

Davant'all'occhi

MI trovai nel sogno
a nuotar nel profondo del mar,
nel confin del buio perenne.
Fin dove la luce
proiettava il suo spirito vital
davant'allìocchi poteo rimirar
fantasie di pesci
dai colori vividi
decorati da l'arte del sole
coi colori fiorenti di Van Gogh.

La vegetazione andava
dal rosa pallido al rosso scarlatto
passando dai gialli fluttuanti
color tulipano
mossi dal moto delle correnti
sottomarine.Sembrava d'esser
nel regno dei color pastello
spalmati con la finezza
d'un raffinato pennello,poi
trovai 'l buio,fui preso dall'affanno,
dal timor d'esser entrato
in un buco nero…Mancava l'aria
e 'l mi'cor battea forte,
quand'ho avuto sensazion
d'emergere da acque nere
di catrame,appiccicose.
Subito sentii fluir l'aria ne' pomoni,
quasi accecato da luci e color
che rubavan l'alma,allor
stopicciommi l'occhi
e 'l paradiso si presentò
col su' abito da festa…Parea
d'esser in una cattedrale
ornata di formazioni calcaree
dipinte di meraviglia nella meraviglia.
Di sfumature dolci e delicate
che andavano dall'oro pallido
al rosso carminio.Una beltà
astratto concreta surreale
che s'estendeva dalla cuspide
della grotta,alle pareti
e ai riflessi dell'acqua che presentavano
l'eco di quella meraviglia,
ondeggiante e soffuso di splendor,
irreale,che dava continuità
alla luce,ai colori e all'immagine,
con una parvenza di fotografia
che proiettava
attimi infiniti di letizia,
l'infinito che da colore all'emozione.
Davant'all'occhi aveo sculture
paradisiache che parean scolpite
dal Bernini in persona,tant'eran belle
e finemente lavorate…Sculture plastiche,
che sembravano sussurrar
parole delicate agli echi di vento,
frasi d'amor rivolte alla luna.
Davano sensazioni estatiche,
leggerezza alla pietra che parea morbida,
pulsante di vita.In quel nitor
mi persi ritrovandomi nella luce…
Un piccolo raggio d'amore
che sorride al mondo.

Quell'antro 'n fond'al mar
parea la grotta di Nettuno ad Alghero,
la grotta di quel sogno che parea vero.

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