Poesia

Ho aspettato

Ho aspettato centomila Godot

Ho aspettato centomila Godot!
Ho terminato le cartucce,
vedendo il volo rasente
delle possibilità.
Ilare, gioco a nascondino con i perché.
All’orizzonte transitano navi,
cariche di felicità
e cavalco le onde dell’identità.
Identico a me stesso,
sobrio nella mia estraneità,
spacco, sasso per sasso,
questa quotidianità
ed interpreto, a viso aperto,
le meraviglie del mondo.
Con fare giocondo,
vedo mosche volare,
nel frattempo, continuo a cantare,
perché più non posso fare.
Innalzerò il mio spirito a voi,
essenze dell’avvenire,
figli della speranza,
contributi a venire.
Canterò ancora il mio dire,
il mio amore, il mio predire.

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