Diario

l'inferno glaciale di Dante

Il legame profondo con la poesia erotica di matrice cortese, i poeti della scuola siciliana e gli stilnovisti, fanno sì che Dante associ al fuoco l'idea di nobiltà. Il fuoco, insegna Aristotele, è mosso dalla spinta a salire verso il cielo, e rappresenta un'istanza di purificazione che alberga profonda nel cuore dell'uomo. Per questo motivo, non è il fuoco ad esprimere l'essenza dell'inferno dantesco, bensì il ghiaccio. Il ghiaccio esprime privazione, mutilazione, degrado. Lucifero era un serafino fiammeggiante, adesso è un verme gigantesco piantato al centro della terra. Il ghiaccio di Cocito simboleggia l'assenza estrema di calore, umano e divino insieme. Le fiamme dell'inferno rappresentano i preamboli del Male, ma il Male in sé stesso, senza gradi e nella sua forma assoluta, può essere immaginato solo come gelida immobilità.

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