Poesia

LA MIA PASSIONE

Dici: sono un poeta.
E allora, poeta,
mostrami i segni della tua passione,
lascia che guardi le tue mani e metta
la destra nel costato.
C’è ancora la ferita della lancia?
Dammi da bere, saziami,
saziamo con il sangue del costato
come Cristo dissetami con l’acqua,
con l'acqua del costato.
**
Sei un poeta allora?
Dici: il re del dolore.
E allora, maestà,
dov’è la tua corona.
Un poeta ogni giorno sale e muore
sulla croce del mondo
per i tanti Barabba che camminano
per le strade del mondo.
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Io, fratello, ero morto
sepolto nella pietra del dolore
e adesso ardo e canto
per la parola che diventa carne.
Ma non temere, toccami il costato.
Chi ha sete, venga all’acqua,
chi ha fame venga, mangi la mia carne,
si sazi del mio sangue.
**
Dall’uomo vecchio è nato l’uomo nuovo,
in ogni verso vivo, e nei miei canti.
E ogni canto è una resurrezione.
**
V. Elefante
Ore 8,30
Lunedì 9 novembre 2015

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