Poesia

La tua eredità

Titolo: la tua eredità

Ero lì e riposavo
nel grano dei tuoi capelli.
Come rondine sotto l’ala.
Aggrovigliata tra i nervi sottili
della tua carne,
sentivo l’odore
del fiato caldo sul collo.
La mani intrecciate come spighe al sole.
E i nostri cuori, in un tutt’uno,
toglievano le parole.

Nello scivolare dei giorni,
sento il richiamo di quel sangue
che ha plasmato la mia dimora.
La speranza resiste al tempo,
che non ha spaccato, mamma,
la tua eterna bellezza.
I tuoi denti come perle non ci sono più,
ma intatto è il tuo sorriso,
che trova echi nello splendore degli occhi.
La tua mano cerca ancora la mia
ed è tepore di focolare.

Tutti vuoi salvare.
Amo anche io le crepe e le piaghe
e mi lascio commuovere
dall’ aria stantia delle case dei derelitti.
La tua eredità, mamma, è quella mano nodosa,
che, sacra, accarezza la pelle spenta
di una dolente umanità.

Leave a Reply