Dormire tra gli scogli dell’anima,
ov’ormai s’affastella dei sentimenti
l’inestirpabile inerzia
e più non sibila il fantasma della storia,
è memoria che di farsi cenere chiede
con l’alleanza d’un Dio ch’a ogni cosa provvede.
Del silenzio che lacera disfarsi
e nell’incenerir pensieri quali schegge di vetro
riuscir per sempre a districarsi
è missione che cucito ho sovrana
sulla mia anima d’ancestral tremor pervasa.
Niun desiderio in me serba luccichio maggiore
che la robusta monarchia della ragione
prevalga sul velenoso deviar del cuore.