Musica
Grappoli di note danzano su linee sottili della mia vita . Cercano ogni giorno la via del cuore. Spesso però da me tradite, come veloci dardi e in turbinio d'accenti dei miei occhi fan neri specchi.
LE ALI DEI TUOI PENSIERI
Grappoli di note danzano su linee sottili della mia vita . Cercano ogni giorno la via del cuore. Spesso però da me tradite, come veloci dardi e in turbinio d'accenti dei miei occhi fan neri specchi.
Come turbinio di libellule l'anima partenopea vola pizzicando i cuori con mille mandole .Porta con se vocali e consonanti come” d'Arabia" vestite, mentre di bocca in bocca trova con umile dialetto la sua essenza.
Corre la suadente voce in silenti spazi. Piccoli gesti di principesche mani disegnano parole e suoni ; conoscenza sapiente di maestri antichi che trovarono in lei plasmabile creta.
E si….mi trovo davanti al mare al mio mare a cercar quelle risposte che non avrò mai. Questo mare che sa leggere la mia anima ma continua nella sua tristezza perchè non sa aiutarmi. E continuamente mi accarezza la spalla disegnando con le sue onde curve che piegano il mio corpo sotto quel peso ormai…
Il cervello è un filo di capello è un comune detto ,al mio paese . Dei genitori ,la luce che illumina ,i loro occhi com'è fragile la mente con ardita violenza fà strage di bambini d' irresponsabile criterio , le dispute in famiglia son notizie quotidiane le pagine riempiono i giornali
Un Credo di speranza. Eterea nel fitto addenso del celo, scenario tra sfolgorii dorati.. Cometa reggente, scia d’ambra che spiani la via, luce del mio bivio tra orme di passi indelebili che han tracciato il mio vivere Come regina dell’infinito universo, quale potere giungere al tuo supremo.! Tu sublimità tra gli uomini a te chini,…
Presto pioggia d'Autunno accarezzerà il mio volto. D'Inghilterra non ha confronto perchè d'Italia mia profuma. Scende leggera come farfalle in volo e delle assolate campagne il ricordo accende.
Accucciata ,nella penombra più scura , ascolto il silenzio delle mie parole mai espresse , riecheggiano ,prorompenti urla d'insulti , di un uomo mai sereno ormai padrone della mia fragilità. Dove sono finiti i miei sogni di adolescente .'' Imprigionati in una stanza buia che non vedrà mai luce .
Torbido il pensier dei bulli di bocca stupido sogghigno rovina tra gli adolescenti che in branco s'avventano, sulla preda designata ,che di timor si piega , affligge indelebile ,il suo segno per la vita quel freddo ,l'accompagna che di corteccia all'albero lo spoglia . A qualcuno il castigo ,lo si trova per quando di smargiassi…
Cosa c'è oltre la linea? L'eco del sole o la rivolta? I suoi occhi la luce il cannone nero? Spara,spara dentro il profondo mi cerca mi tira,m'afferra. La vertigine è profonda sbanda il pensiero incastri mentali corridoi segreti. Non tace il pensiero sprofonda nel petto s'avvinghia ringhia [Risorge il desiderio che pensavo sepolto]