Autore: Michele Acanfora

L’uomo che coltiva la quiete interiore percepisce l’essenza delle cose. Non ha fretta; non è intento a volere sempre ciò che gli sfugge: assapora il momento presente. Apprezza le cose e si gode ciò che realmente lo rende felice.

Esiste uno stato di tranquillità interiore, che spesso lo si prova nella preghiera e nella meditazione, oppure lo si assapora in quelle passeggiate a contatto con la natura in cui alleggeriamo la mente e il corpo. Sono momenti preziosi in cui emergono quei pensieri più sublimi che fanno bene all’anima.

La vera gioia la si trova nelle cose semplici che non hanno un costo.

Nessuna azione risulta inutile, se compiuta in nome della giustizia e del buon senso.

Nessuno può sentirsi davvero un vinto se ha lottato inseguendo con fermezza i propri sogni.

Ogni situazione che ci porta a manifestarci e a tirare fuori davvero noi stessi, pur se ostile e sfavorevole, nasconde un immenso tesoro.

Quando si cammina con animo leggero, sgombro dal caos della società, si assapora il soave silenzio della natura, facendo chiarezza e ordine dentro se stessi.

Alla fine della nostra vita, ciò che siamo riusciti ad imprimere con amore ed energia nel cuore degli altri, continuerà a vivere e a diffondersi.

Chi è accarezzato dalla gioia, trova il bello nella semplicità e nell'essenziale. Attira a sé situazioni e persone positive, dando un valore più profondo ai suoi giorni.

È da ciò che abbiamo dentro di noi che dipende la nostra felicità. Cerchiamo sempre la felicità all'infuori di noi, illudendoci inutilmente.