"L'altezza è profondità, l'abisso è luce inaccessa, la tenebra è chiarezza, il magno è parvo, il confuso è distinto, la lite è amicizia, il dividuo è individuo, l'atomo è immenso". (Giordano Bruno)
Non è la semplice "coincidenza degli opposti" nel senso tecnico della filosofia neoplatonica, come in Cusano ad esempio. Quella evocata e sperimentata dal Nolano è la vertigine degli estremi, nel loro intrecciarsi ed embricarsi. In questo senso, l'eroico furore non costituisce né una variante del misticismo neoplatonico, l'aspirazione dell'anima a perdersi nell'Uno, né una riproposizione del misticismo cristiano medievale, l'aspirazione dell'anima ad anticipare un barlume della visione escatologica. E' un misticismo dell'immanenza che non intende affatto trascendere la natura, bensì attraversarla in tutte le sue dimensioni, fino a sentirne il palpito animale che respira in ogni essere vivente.
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