Esorcizzo i giorni
e le folate d'intenso scirocco
nutrendomi di sguardi immaginati
suggendo dagli occhi
freschezze di futuro e tutto lo stupore
che l'anima offrendosi regala loro
Frangenti d'ignoti attimi
in cui la mente propone il meravigliarsi
nella magia di farne provare le sensazioni
e donare il senso rassicurante del vivere
M'aggrappo a quel pensare
e alla libertà di esso intrisa
come fosse approdo sicuro
in mezzo al mare in tempesta
mentre uno stormo di gabbiani
mi vola accanto
scrutando felice creste di cibo
nel garrire sfacciato
che accompagna il mio andare
interrotto soltanto
dal suono luttuoso di una campana
che annunzia ancora un addio a un'anima
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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