Tocco con delicatezza la vita
amandola
con pensieri dolci e gesti teneri
e accettandola nelle sue facce d'illusioni
Solitario e amico di ciò che m'attornia
abbraccio le mie emozioni nella quiete interiore
non nascondendo al cuore
quel che d'illecito esprime nei suoi battiti
e nella loro tormentata agitazione
Io
tessitore adunco a me stesso
delle mie afflizioni e delle mie attese ansie
vissute dentro i meandri vorticosi
che i giorni m'impongono
declino all'infinito
gli attimi ondeggianti del mio silenzio
su cui veleggio col mio pianto
cullandomi
nell'intento non facile
curve a gomito chiuso
d'addormentare i tormenti
tenuti svegli da spire di lacrime
e piume pungenti di vivere
volteggi spinosi di ciglia inumidite
a sollecitare al dolore il tempo che scorre
E mi par d'ascoltare
ancora la voce dell'anima che dice
"spiacente mio caro,la vita che hai sognato, non è al momento ancora disponibile"
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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