Poesia

GIUGNO 1940

In un giorno come questo, cosa vuoi che succeda?
L’estate sta arrivando, nessuno l’ha invitata
Dovrà restare a casa, in città a soffocare
Per il gran caldo, mentre lei vorrebbe essere al mare

La gente stamattina sembra immersa nei pensieri
Corre da un posto all’altro come fosse impazzita
Lei invece guarda gli altri, tanto oggi non ha fretta
È stanca di decidere, vuol godersi la vita

Un giugno così immobile e così lento pare
Così tranquillo e stanco che non passerà presto
Vorrebbe essere libera di potersi guardare
Ogni volta che vuole nel fondo di uno specchio

Ma giugno è cominciato, tra poco sarà estate
Passa e guarda distratta la folla della piazza
C’è l’uomo del balcone che parlando la incanta
E quella gente che grida come se fosse pazza

“E’ una follia”, lei pensa, mentre passa di fretta
E giugno è troppo bello per non avere un amore
Per non correre in mezzo al profumo del fieno
E scambiarsi carezze senza nessun pudore

La gente scherza e ride, solo i soldati tristi
Stretti in divise grigie hanno magri pensieri
Domani partiranno per mete sconosciute
Forse si smarriranno lungo freddi sentieri

Cercano un volto amico al quale confessare
Cosa sia quel dolore che li consuma dentro
L’estate è cominciata, vorrebbe essere al mare
Ma la tristezza punge più che d’inverno il vento

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