Diario

ancora su Dante teologo

Nella mistica ebraica le acque superiori simboleggiano il carattere fluido e cangiante delle energie creative primordiali. Le acque superiori si trovano al di sopra della sfera stellata e verranno presto identificate con il 'primo mobile', la nona sfera del cosmo aristotelico-tolemaico. Quando parla della creazione, Dante nel XXIX canto del Paradiso, evoca 'lo discorrer di Dio sovra quest'acque': la parola di Dio, il Verbo, è visto quindi come principio assoluto che dà forma all'informe. Siamo al cospetto di una grandiosa costruzione speculativa che fonde in un unico crogiuolo fonti neoplatoniche, mistica ebraica, cosmologia tolemaica ed esegesi biblica. E' in questo senso che gli antichi commentatori, e lo stesso Boccaccio, consideravano ovvia la definizione di Dante come 'poeta teologo'.

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