E vado a stento,ignaro del mio destino
Divengon i giorni fazzoletti neri bagnati di secche lacrime quando le emozioni abbandonano il cuore restando povertà senza Provvidenza svenduta a schiamazzi d'ogni sorta nell'odio che canta i suoi inni al mondo E muoion in slanci di generosità accecata degni di alcun conforto incompresi ai più sfiniti fino all'esaurimento ad onta di tutti e di …