Diario

la solitudine per Pasolini

"Io avevo voglia di stare da solo, perché soltanto solo, sperduto, muto, a piedi, riesco a riconoscere le cose" (PPP, L'odore dell'India). Così parlò Pierpaolo. La solitudine come riconfigurazione della distanza tra io e non-io, nella distanza che consente di ascoltare il silenzio del reale oltre la chiacchiera e il rumore del mondo.

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