Poesia

Sgualcito veder,incontro al mio andar

Menti contorte vanno di cortile in cortile
a dir roba di fuoco d'altre menti
a ciarlar di vento e pioggia
e stuzzicar lisce schiene
a volgersi l'una in fronte l'altra

Strillan la fame e tra i gangli
commuovon nei dintorni
voci stridule a dar torto ai giorni
con il loro scorrer a mettere fretta
e di fede insicura soffrine le pene

E tengon a sè stretto il dove provengon
e in vano sever stanno a pensar destini
inventati addosso a chi gli pare
a sentirne vago l'odore della rovina
adagiati là d'acchito a donar dolore

Ipocrisie svuotate di poesia
stormiscon silenti al vento dei ricordi
a raccontar frottole e nostalgie ai sospiri
e viver ammiccando l'occhio
nel punto d'onor tal qual Pinocchio
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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