Novalis, come la maggior parte dei romantici tedeschi, inneggia alla notte come al momento della totale trasfigurazione dell'esistenza. I suoi "Inni alla notte" sono una liturgia che non celebra affatto l'oscurità di contro alla luce della "ratio" illuminista, come spesso si ripete. La notte celebrata da Novalis è il regno della profondità insondabile che redime l'essere umano dalla stanca superficie del giorno, sottomessa al principio di prestazione e al dominio dell'utilitarismo.