Poesia

Magica Posillipo

Mentre ti aspettavo in un angolo
Oscuro di un vicolo antico,
un lampione rotto cercava di accendersi
ma dopo piccoli segni di luce
tutto ritornò di nuovo tetro e buio.
Restai li in compagnia di un ratto
Che annusava la terra sui bordi del marciapiede,
impaurito da una fobia ostile ancora aspettavo
fermo ad osservare un pezzo di Napoli deteriorato,
nelle vicinanze riuscivo a sentire il mare
mi sentivo addosso l’odore del sale,
due vicoli dopo una stradina che portava
ad una veduta superlativa della mia amata Posillipo
era la mia destinazione che avrei dovuto raggiungere da li a poco con te,
ma ancora stavo li sperando di vederti sbucare da quel portone
impaziente e voglioso di andare via da quel posto macabro,
il freddo e la pioggia rese l’attesa inaccettabile
nessuna traccia di te e me ne andai via deluso e incredulo,
come uscito da un incubo raggiunsi da solo quella destinazione
restando li tutta la notte incantato da quella Napoli rassicurante,
non avevo più freddo e la pioggia nemmeno riusciva a bagnarmi
e sparì come per magia la tristezza e il dolore del tuo abbandono.

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