(Sono le 06.30 del mattino del 1°novembre 2020)
I miei pensieri
le mie parole cosparse di cicatrici
rimaste indelebili nelle rime
percorsi di ghiaia e di sabbia
su cui mi son districato
nella costrizione di restarne
avvolto con tutta l'anima
voci amiche
donarmi senza compromessi
accusate di paura
Vittimismi superficiali
tipici di chi vuol rimanere pecora
senza desiderio alcuno
d'uscire dal gregge
che devon passare dagli orrori
per ritrovare il loro coraggio
Sorrido a farmi compassione
solo e vecchio
nel mio tempo
sperperato tra i tormenti
nella sfrontatezza di essere
ciò che tutti vogliono che sia
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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