Poesia

I lupi non uccidono i cervi sfortunati, ma solo quelli deboli (da Colibrì di Sandro Veronesi)

(Sono le 06.30 del mattino del 1°novembre 2020)

I miei pensieri

le mie parole cosparse di cicatrici
rimaste indelebili nelle rime

percorsi di ghiaia e di sabbia
su cui mi son districato

nella costrizione di restarne
avvolto con tutta l'anima

voci amiche

donarmi senza compromessi

accusate di paura

Vittimismi superficiali
tipici di chi vuol rimanere pecora

senza desiderio alcuno
d'uscire dal gregge

che devon passare dagli orrori
per ritrovare il loro coraggio

Sorrido a farmi compassione

solo e vecchio

nel mio tempo
sperperato tra i tormenti

nella sfrontatezza di essere
ciò che tutti vogliono che sia
.
Cesare Moceo ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
@ tutti i diritti riservati

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