Diario

Juan de la Cruz mistico e poeta

Juan de la Cruz è senza dubbio il più potente poeta mistico della letteratura spagnola. Sulla scia del "Cantico dei cantici", egli descrive l'ascesa dell’anima a Dio come un progressivo processo di espoliazione e purificazione, radicale "kenosis", svuotamento dell'Ego da ogni pretesa di dominio, «notte attiva» in cui trova via via posto una sempre più intensa presenza di Dio. Si tratta dello stesso processo che Meister Eckhart, il grande mistico renano vissuto due secoli prima, definisce "Entbildung", sottrazione di immagini che ci legano al visibile, e destituzione delle false immagini di sé che ci ancorano, come pesi morti, al dominio del "frattempo". E' al culmine estatico del processo, che l'anima prima si «fidanza» e poi «si sposa» con Dio. E in questo culmine il tempo terreno è già trasceso nell'eternità della visione ultima.

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