Poesia

Le orme vuote del pensiero

Le orme vuote del pensiero
preda di venti impetuosi, memoria
di un passato rovente reclaman gloria
nella solitudine d' un disio sincero.

Grida coscienza come airone sulla scogliera,
cerca la sua ragione dispersa nell' azzurro,
cerca la sua anima intrisa di profondo nero
che piange nel ramato orizzonte sul mar, incanto della sera.

Che piange il disordine di un' esistenza scriteriata
fatta di passioni sconosciute sporche di nulla,
d' inganni all' anima rubati al lieto fine di una favola,
di desiderio, ricerca di beltà esteriore,dei piaceri della vita.

Negletta, che il tempo cancella
lasciando un corpo vecchio e malandato
solo con i suoi ricordi, nel timore, nel pentimento,
nel ciò che poteva e non è stato, rapito da una nuvola.

Sincero fu il pentimento,
vana la ricerca della propria identità
dispersa nel deserto della persa dignità,
nel vento delle proprie passioni, nello sgomento.

Sincero fu il pentimento,
vacui gli attimi d' intensa follia
dove esaurimento si mischia a gioia,
dove il tempo si consuma nel tormento.

Dove le speranze si perdono una ad una lasciando il pensiero vuoto,
nel miraggio dell' apparente unicità delle stelle,
tutte diverse ma tutte quante sorelle,
nel rimpianto di un cielo ambrato dal blu della notte rubato

Nel rimpianto di un nulla che nega gloria
nel rimpianto di un nulla lasciato dal vuoto interiore
che perdona sinceri attimi di pentimento, di dolore,
attimi oramai incancellabili nella memoria.

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